Theatron consta di due laboratori, uno di traduzione, cui partecipano gli studenti del Corso di Magistrale in Filologia, Letterature e Storia del Mondo antico, e uno di messa in scena, cui partecipano gli studenti iscritti alle diverse Facoltà che animano la Sapienza. La traduzione, che si basa su un rigoroso lavoro di critica-testuale, di esegesi e di ricostruzione drammaturgica dell'opera in programma, viene “messa alla prova” e trova conferma della sua validità nel laboratorio di messa in scena. Il lavoro svolto dal laboratorio di traduzione consiste quindi nel riarticolare un testo teatrale antico in vista di una comunicazione rivolta, in primo luogo, agli studenti del laboratorio di messa in scena per lo più provenienti da differenti esperienze scolastiche e, talora, estranei alla lingua e alla cultura antica; poi, ad un pubblico di spettatori, lontano, nel tempo e nello spazio, dal testo tradotto e rappresentato. Lo spirito di Theatron, dunque, si fonda sulla comunicazione, che, creando una forte sinergia tra i due laboratori, ricostruisce la vera natura del teatro antico, dove un dramma veniva messo in scena in una dimensione di coralità e di fruizione, non elitaria, ma collettiva.